“I mestieri dello sport”: la Revivre Axopower Milano fa visita alla scuola Oriani – Mazzini

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Passione, educazione e studio per diventare campioni nello sport: Giani, Berti e Rampazzo raccontano agli studenti la loro esperienza.

MILANO –  Ritorno a scuola per la Revivre Axopower Milano. Anche per la stagione 2018-2019 per la società del presidente Lucio Fusaro ripartono i progetti, promossi in forte collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano, in cui sono previsti visite ed attività presso le scuole del territorio. Nella giornata del 29 novembre il tecnico Andrea Giani, il preparatore atletico Oscar Berti ed il fisioterapista Marco Rampazzo sono stati i protagonisti dell’incontro “I mestieri dello sport” presso l’Istituto Professionale Statale per i Servizi Commerciali e Socio-sanitari "Oriani-Mazzini".

L’attività della Powervolley Milano non si limita dunque solo alle partite di campionato, ma è da sempre forte la volontà della società di creare percorsi che possano legare la prima squadra al territorio: in questo contesto si incastona il progetto scuole nato anche l’Istituto “Oriani – Mazzini”. In collaborazione con l’ASD Zeronove nella figura del suo presidente Antonino Bonanno, Giani, Berti e Rampazzo sono stati accolti dal preside della scuola, il professor Marco Fassino che, facendo gli onori di casa e ricordando la sua gioventù (quando l’Italia di Velasco, Giani, Lucchetta e Bernardi conquistava il titolo mondiale contro Cuba), si è detto onorato di poter ospitare un campione del passato e del presente come Andrea Giani. I veri protagonisti della giornata però sono stati i ragazzi delle classi dell’Istituto con indirizzo sportivo che hanno avuto modo di ascoltare le esperienze di tre figure professionali diverse tra loro ma che hanno tutte in comune il professionismo sportivo: allenatore, preparatore atletico e fisioterapista. «Non esistono segreti per diventare dei campioni nello sport – ha detto ai ragazzi Giani –  ma ci vuole sacrificio, motivazione e passione per quello che si vuole fare. Lo sport va visto non solo come disciplina agonistica, ma bisogna tenere conto che oggi le società hanno bisogno di tante figure diverse». Gli fa eco Oscar Berti: «Oggi l’incontro con queste classi è stato interessante perché i ragazzi hanno voluto capire da dove si parte per arrivare in alto nello sport professionistico. La parola che ci accumuna tutti è la passione, che deve esse quella scintilla che ti dà lo stimolo per coltivare, attraverso l’istruzione, l’interesse, la cultura e la ricerca di novità, il desiderio di essere un professionista sportivo».

La chiosa finale spetta al preside dell’Istituto, il professor Fassino: «Passione e studio sono i valori che condividiamo con Powervolley e che vogliamo sviluppare in questo progetto. Oggi i ragazzi devono capire che si lavora in una società con dei compagni e da questo punto di vista gli sport di squadra insegnano l’umiltà del fatto che i risultati si raggiungono solo in un gruppo di persone di cui ci si fida e ci si dedica con impegno. Per questo cerchiamo di incentivare gli sport di squadra nella pratica ed il progetto con Powervolley è una prospettiva utilissima per il nostro istituto». Nei prossimi mesi proseguiranno altri incontri con i campioni di Powervolley Milano anche in altri istituti del territorio per utilizzare la pallavolo come strumento privilegiato per trasmettere messaggi dal forte impatto sociale ed educativo.

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