Milano – Verona, sfida da ex per lo staff tecnico guidato da Andrea Giani

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“Con gli scaligeri sarà sfida in ottica playoff: noi siamo in crescita, ma i conti li faremo alla fine, non adesso”

MILANO – Si avvicina a grandi passi alla sfida contro Verona la Revivre Axopower Milano che domenica, tra le mura amiche del PalaYamamay di Busto Arsizio, chiude il mese di novembre con l’impegno contro gli scaligeri. Milano – Verona sarà partita vera per una serie di motivi: in primis perché il confronto con i gialloblu apre il periodo di fuoco della Powervolley (che affronterà poi Civitanova, Trento, Vibo Valentia e Perugia), ma anche per il sapore speciale che questo match avrà per Giani ed il suo staff tecnico (con il vice allenatore Matteo De Cecco e il preparatore Oscar Berti), dopo le 4 stagioni vissute nel capoluogo veneto.

Milano deve sicuramente invertire la rotta delle ultime due partite, in cui ha portato a casa due punti in due match (entrambi persi al tie break, contro Monza e Siena), ma ancor più dovrà spostare gli equilibri di una bilancia che, nel confronto tra le due squadre, pende nettamente a favore di Verona con nove vittorie in altrettante sfide. Ci proverà sotto la guida di Andrea Giani che, alla sua seconda stagione sulla panchina biancorossa, ritrova il suo recente passato da allenatore, affidando l’analisi dell’imminente sfida alla penna de “L’Arena”. «Sarà un match importante in ottica play off – esordisce il tecnico –, e lo è ancor più per noi visto il calendario che ci aspetta con Trento, Civitanova e Perugia prossime avversarie. Siamo due squadre che vogliamo lottare per affermarci nella zona alta della classifica. Il campionato è difficile e mi aspetto di vedere una bella partita». Un’aspettativa che passa molto dal lavoro che la squadra ha svolto in settimana, cercando di correggere gli errori tecnici e tattici che hanno portato la Revivre Axopower a perdere qualche punto di troppo nel proprio cammino. Seppur con la consapevolezza di non aver potuto lavorare con tutto il gruppo al 100 % (dall’infortunio di Piano e Sbertoli ai recenti problemi alla schiena di Nimir, passando per il recupero di Clevenot), Andrea Giani non cerca alibi: «Quello che è importante è costruire e noi lo stiamo facendo. I conti li faremo alla fine, non adesso».

Dall’altra parte del taraflex ci sarà quella Verona che, con Giani in panchina, si era imposta come una delle sorprese del campionato con cui lo stesso tecnico ha vinto molte scommesse. «Se vuoi vincere tutte le partite, devi avere un budget elevatissimo. Altrimenti lotti e ogni anno scommetti su alcuni giocatori: a volte va bene, altre volte meno. Quella Verona aveva Kovacevic, Sander, Anzani e Baranowicz, che ora sono tutti in grandi team». Ma ora c’è da pensare al presente e a quelle scommesse da vincere sulla panchina di Milano in un cammino che ora mette sulla propria strada gli scaligeri: «Verona è una bella squadra che sta facendo il suo percorso, ma è chiaro che le manca un giocatore importante come Jaeschke, molto difficile da sostituire». Sarà dunque battaglia in campo, soprattutto perché, dietro le prime quattro, la classifica è molto corta.

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