Coronavirus, la pallavolo italiana si ferma fino al 1 marzo

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La Federazione Italiana Pallavolo, congiuntamente alle due Leghe di Serie A Maschile e Femminile, rendono noto di aver deciso di sospendere l’intera attività pallavolistica nazionale a tutti livelli fino al 1 marzo compreso.

La decisione è stata assunta al termine di una riunione d’urgenza tenutasi ieri a Bologna in conseguenza dei diversi provvedimenti che si stanno assumendo in ambito governativo- istituzionale quali le decisioni adottate dai Presidenti delle Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna alle quali si è aggiunta la Regione Friuli Venezia Giulia e la Provincia autonoma di Trento.

I tre organismi, con la suddetta decisione, intendono porre la massima attenzione alla salvaguardia della salute comune e si impegnano a monitorare costantemente la situazione, riservandosi di prendere ulteriori decisioni dandone tempestiva comunicazione.

Contemporaneamente la FIPAV invierà una lettera al Ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora e al CONI per chiedere quali le possibili situazioni per garantire l’eventuale continuazione delle attività agonistiche ivi compreso lo svolgimento degli allenamenti.
Sarà cura della Federazione anche inviare una lettera al presidente della CEV Aleksandar Boricic relativamente alla partecipazione delle squadre italiane impegnate nelle coppe europee.

Rinviata così, a data da destinarsi, la gara dell’Allianz Powervolley Milano del 29 febbraio contro Vibo Valentia, valida per la nona giornata del girone di ritorno, oltre al rinvio, già reso ufficiale della CEV, del match di andata dei quarti di finale di CEV Challenge Cup inizialmente in programma il 26 febbraio al Centro FIPAV Pavesi.

La Lega Pallavolo Serie A auspica che le autorità competenti autorizzino incontri a porte chiuse a partire dal 2 marzo.

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